, ,

Ritmo e ordine

Qualche giorno fa ho parlato della scelta delle foto per la composizione dell’album di nozze. Questione sempre aperta e mai risolta tra il fotografo di matrimoni e le coppie di sposi. In quell’occasione promisi di tornare sull’argomento, no per spingere ancora sul dare al fotografo la libertà di scegliere le immagini che comporranno il vostro album, ma per parlare di impaginazione.

L’impaginazione riguarda il posizionamento delle immagini sulle pagine. La pagina vuota, soprattutto la prima, crea sempre un certo imbarazzo. Molto simile al “blocco” dello scrittore.

Ci sono delle regole che ci permettono di ottenere delle impaginazioni bilanciate. La terminologia tecnica definisce “peso” l’impatto che le immagini hanno sulle pagine. Ad esempio, più la foto è grande e più pesa, le foto a colori pesano più di quelle in bianco e nero, i primi piani pesano più delle scene corali ecc ecc.

Quando impaginiamo un album dovremo quindi tenere conto di questi pesi per riordinare le immagini nello spazio. Uno dei peggiori nemici del fotografo e/o del grafico che si occupano di impaginazione è la paura del vuoto (horror vacui). Capita di farsi prendere la mano e riempire troppo le pagine.

Personalmente non amo le impaginazioni troppo piene e disordinate – come non amo le foto storte e le composizioni confuse – quindi le pagine avranno poche immagini, ben allineate e non riempiranno per intero la pagina.

Per effetto dei pesi, eviteremo di posizionare immagini a colori e in bianco e nero sulla stessa pagina. E sempre per effetto dei pesi, le pagine appaiate avranno immagini della stessa dimensione o peso. Anche nel caso in cui decideremo di mettere più immagini sulla stessa pagina, la somme dei pesi delle stesse, sarà il medesimo della somma di quelle sulla pagina a fianco.

Ovviamente si potrebbe anche decidere di creare tensione o un interruzione del ritmo lasciando vuota una pagina ma in questo caso, sull’altra pagine dovremo mettere una foto abbastanza forte e di grandi dimensione da non far percepire il vuoto.

Il tutto dovrebbe essere riconducibile ad una gabbia. Questo permette di avere le dimensioni delle immagini costanti, così come le distanze tra le stesse. Le dimensioni saranno sempre coerenti, saranno multipli della dimensione più piccola. insomma, una serie di parametri che portano all’ordine e all’equilibrio.

Questo è il mio modo di impaginare, studiato dalle regole riportate da Massimo Vignelli nel suo famoso canone. Ma non è l’unico modo valido di impaginare. Ci sono altri canoni e regole che potremmo seguire per ottenere delle impaginazioni interessanti, ogni fotografo di matrimonio seguirà quello che preferisce. È importantissimo conoscere le regole, seguirle e infrangerle in modo consapevole. L’utilizzo casuale della grafica, delle impaginazioni pre-impostate e l’improvvisazione portano a risultati non gradevoli. Alla lettura di un album anche un non esperto si rende conto se il racconto scorre o qualcosa non va… magari senza rendersi conto di quali siano i motivi ma lo percepirà!

Questo è solo un blog con il quale mi diverto a scrivere del mio lavoro, non pretendo di redigere un manuale sull’impaginazione ma semplicemente dare qualche spunto. Se questo può scatenare la vostra curiosità sarò ben lieto di darvi delle indicazioni su come studiare questa materia.

Glauco_Comoretto_521_1920 Glauco_Comoretto_511_1920 Glauco_Comoretto_51_1920 Wedding Photographer Venice Wedding_Photographer_Italy_11 Wedding_Photographer_Italy_19 Wedding_Photographer_Italy_00