Nuovi progetti e considerazioni sul mondo della fotografia di matrimonio

 

Mi capita spesso di parlare di ANFM, Associazione Nazionale fotografi di matrimoni di cui faccio parte. Quando grazie ad una realtà in cui si crede molto, si avverano anche i sogni che uno ha nel cassetto, la soddisfazione è doppia. Quest’anno più degli anni scorsi ho notato una grande collaborazione tra fotografi che finalmente riescono fare rete e a superare lo scoglio del considerarsi concorrenti passandosi l’un l’altro i contatti dei clienti quando le date sono impegnate. Questo è quello che a me è capitato quest’anno e che mi ha permesso di ottenere l’assegnamento di un lavoro in toscana per una coppia che arriva dalla Germania.

Sembrano piccole cose ma in realtà consento di dare vigore ad una categoria che in passato ha faticato molto a fare rete.

Per gli amanti del vero vintage: da qualche tempo a questa parte ho pensato di spolverare le vecchie attrezzature e acquistare nuove pellicole. L’intento è quello di proporre il vero bianco/nero. Ovvero nell’era digitale proporre, ad un mercato esclusivo, le vere immagini in bianco/nero prodotte con pellicola, sviluppo e stampa in camera oscura.

Che ci vuole penserete? Effettivamente nulla, basta comprare qualche rotolo di pellicola e riattivare la vecchia camera oscura per fare un ottimo bianco/nero. Eppure quello che vorrei proporre ora non è solamente un servizio fotografico in bianco/nero tradizionale, con tutti i canoni del caso ma un servizio che fonda quanto siamo abituati a vedere oggi con la fotografia digitale in un racconto su “supporto” vintage (ovvero pellicole e stampe b/n).

Oggi siamo abituati a vedere un tipo di fotografia che all’epoca della pellicola non si faceva, per motivi di costi ma soprattutto di mentalità. Il digitale ha aperto verso una fotografia che racconta tutti i momenti del matrimonio (non che prima non si facesse ma era molto meno diffuso). Il tutto stampato e montato su album in cuoio della linea Acerboni – Gualcio.