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Un pensiero filosofico sul costo della qualità…

Qualità o prezzo? In questi anni va molto di moda parlare di qualità del servizio o convenienza. Spesso siamo portati a predicare bene e razzolare male: abbiamo sempre piacere di sventolare la bandiera della qualità a scapito del prezzo ma quando diventiamo clienti, e ci troviamo di fronte ad un conto salato ci infastidiamo. Proviamo a fare un po’ di ordine e separare le cose: non sempre prezzo alto ha intrinseca la qualità e neppure il contrario, quindi sarebbe più giusto parlare delle 2 cose in blocchi separati. Se però incontriamo un servizio di qualità superiore siamo disposti a spendere un po’ di più? Qualità: La qualità non si percepisce immediatamente ma rimane a lungo nel tempo… Nel settore della fotografia e della fotografia di matrimonio cosa significa qualità? La qualità non è solamente la capacità del fotografo di scattare buone fotografie (anche se è un elemento basilare) ma parte dal suo comportamento professionale fino alla confezione dell’album. Qualità dello scatto: per qualità dello scatto si intende la capacità del fotografo di cogliere le emozioni e l’attimo decisivo avendo un’adeguata padronanza della tecnica che gli permette di ottenere delle composizioni gradevoli pur non avendo il tempo per costruirle. Si potrebbe riassumere in 50% talento + 50% esperienza. Qualità dell’elaborazione: il fotografo deve essere in grado di ottenere dagli scatti che la macchina produce delle fotografie gradevoli e che restituiscano le emozioni che ha percepito nel momento dello scatto. I programmi di fotoritocco sono degli strumenti eccezionali ma il loro utilizzo va studiato e praticato per ottenere i risultati richiesti. Qualità della stampa: è molto facile incappare in laboratori che per contenere i costi e per frettolosità consegnano delle stampe con colori e contrasti diversi da come il fotografo li richiede. Naturalmente per ottenere delle stampe di qualità è necessario spendere qualcosina in più sia in denaro che in tempo. Uno studio che voglia dare un servizio migliore deve interessarsi e lavorare per ottenere delle stampe migliori. Qualità del confezionamento dell’album. Anche qui, il fotografo o lo studio deve interessarsi a trovare i fornitori che diano le copertine, le carte, le rilegature migliori per fare la differenza. Qualità del servizio: il fotografo migliore non è quello che dà più cose o che fa più regali o che consegna i file originali ecc ecc al minor prezzo ma è colui che è disponibile a seguire gli sposi nel loro giorno migliore e farglielo rivivere nel loro album, che garantisce la sua personale presenza per contratto, che consegna assieme al contratto un listino chiaro e trasparente sui prezzi, che mostra le foto del fotografo che realmente eseguirà il servizio, che rispetta i tempi di consegna, che è sempre disponibile e rispetta tutti gli accordi. Inoltre, la qualità del servizio si misura anche dall’accoglienza che lo studio o il fotografo riservano ai clienti: sono tutti dettagli ma i dettagli non sono mai troppo piccoli. Prezzo: il prezzo si percepisce immediatamente ma alla lunga non ne rimane la soddisfazione e forse neppure il ricordo. Un matrimonio costa parecchie migliaia di euro, risparmiare poche centinaia è sicuramente una cosa che produce una certa soddisfazione immediata ma che dopo poco tempo (forse già il giorno dopo) non cambia la sostanza. Se si risparmia e si ottiene un servizio della medesima qualità è più che lecito farlo, al contrario, rinunciare a qualcosa che di desidera o ad uno stile che piace per risparmiare del denaro è una cosa che porterà sicuramente a dei pentimenti..

COMMENTS

Tutto vero.
L’altro dubbio filosofico che mi sorge è sulla percezione della qualità da parte del cliente medio.
Un concerto jazz di alto livello è senza dubbio qualitativamente migliore di un concerto cover da sagra con casse gracchianti… ma il target è diverso.

Purtroppo il problema di fondo resta far percepire la qualità che si dovrebbe pretendere in un servizio che comunque è irripetibile e anche importante dal punto di vista economico.

Risparmiare 100-200 euro alla fine possono farci ottenere un prodotto di qualità inferiore alle aspettative, che non dura nel tempo, e magari farci perdere molto tempo in estenuanti ricerche e attese.

Certo, anche questo è un annoso problema! Sarebbe bello che tutte le persone poterssero avere la stessa percezione della qualità. Forse solo nel momento in cui la comprendiamo possiamo decidere se vale quei 100 o 200 euro che ci vengono richiesti.

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