Inaugurata “Sumo” di Helmut Newton
Udine, 30 luglio 2010 – Taglio del nastro ieri alle 18.30 per “Sumo” di Helmut Newton, una mostra antologica che viene presentata in anteprima assoluta per l’Italia e che è stata esposta per la prima volta lo scorso anno, a Berlino, dalla Fondazione Newton. L’evento, di assoluto rilievo, apre il ricco cartellone degli appuntamenti in programma per la seconda edizione di Bianco&Nero, manifestazione ideata dalla Regione Friuli Venezia Giulia e dall’Agenzia TurismoFVG per promuovere il ruolo di Udine nel panorama italiano e internazionale e che si svolgerà nella città friulana dal 2 al 12 settembre.
“L’edizione 2010 di Bianco&Nero – ha affermato il presidente della Regione Renzo Tondo in occasione della presentazione del programma – vuole essere una conferma di come la città di Udine sia capace di accogliere manifestazioni importanti che possono fungere da attrattiva per un pubblico interessato a tutte le forme della cultura e dell’arte”.
Le 394 immagini esposte nella Chiesa di San Francesco ripercorrono la carriera di uno dei fotografi più audaci del ‘900. Dalle prime dirompenti fotografie di moda, ai nudi, potenti ed erotici, ai ritratti di molte celebrità, alle foto inedite, “Sumo” restituisce al pubblico la storia e l’opera di un maestro della provocazione. Nato a Berlino nel 1920 da una ricca famiglia ebraica, Newton riparò in Australia per sfuggire alle persecuzioni naziste. Nel 1958 tornò in Europa, a Parigi, dove iniziò a collaborare con le più prestigiose riviste di moda. A Parigi conobbe anche la moglie June, fotografa australiana nota con lo pseudonimo di Alice Springs. Divenne ben presto “il” fotografo della moda e i suoi click ambitissimi da modelle e star di tutto il mondo. Morì di infarto nel gennaio 2004 mentre era al volante di una sfavillante Cadillac, lungo il Sunset Boulevard di Los Angeles.
La mostra, a cura della Fondazione Helmut Newton, porta il medesimo titolo, “Sumo”, di un volume fotografico (quasi una autobiografia per immagini) curato nel 2000 dallo stesso Helmut Newton e dalla moglie June, che venne realizzato nel grande formato 50×70 delle immagini originali. Messo in vendita con un apposito leggio, disegnato per l’occasione da Philippe Starck, e con una tiratura limitata di 10 mila copie, numerate e firmate, subito raggiunse quotazioni da collezionisti.
Lo scorso anno, la case editrice Taschen ne ha pubblicato un’edizione in formato ridotto e a prezzo più accessibile, che sarà in vendita anche nel bookshop di San Francesco. Di qui la decisione della Fondazione Newton e della moglie June di fare del libro il canovaccio di una grande mostra. L’allestimento è stato seguito passo dopo passo dalla stessa June Newton che, per motivi di salute, non è potuta essere presente all’inaugurazione. Il curatore della mostra Matthias Harder interverrà nelle giornate di Bianco&Nero per una visita guidata della mostra. A fare gli onori di casa in occasione dell’inaugurazione sarà un autorevole esperto, il professor Guido Cecere, docente di Fotografia all’Accademia di Belle Arti di Venezia. Fotografo, fa parte del comitato scientifico del Museo Alinari di Firenze e promuove iniziative culturali legate alla fotografia collaborando con prestigiose istituzioni e case editrici. Autore di numerose pubblicazioni, ha realizzato trentatré personali in Italia e all’estero e curato una cinquantina di eventi di fotografia.
La mostra “Sumo” sarà visitabile fino all’1 settembre tutti i giorni, dalle 15.00 alle 20.00, e nelle giornate di Bianco&Nero, dal 2 al 12 settembre, con orario continuato dalle 10.00 alle 22.00. Il costo del biglietto è di 5 euro, un prezzo che la Regione e l’Agenzia TurismoFVG hanno espressamente voluto accessibile per consentire al pubblico di visitare tutte le grandi mostre che Bianco&Nero 2010 ha in programma. La mostra è stata realizzata da TurismoFVG in collaborazione con l’Associazione vicino/lontano.
A Casa Colombatti Cavazzini sarà infatti esposta un’altra importante mostra monografica dedicata a Maurits Cornelis Escher (dal 2 settembre al 3 ottobre), mentre nella Galleria del Progetto di Palazzo Morpurgo sarà allestita la mostra “Immagini e parole” del grande fotografo francese Henri Cartier-Bresson (dal 2 al 12 settembre).
Bianco&Nero è organizzato dalla Regione Friuli Venezia Giulia e dall’Agenzia TurismoFVG in collaborazione con l’Associazione Bianco&Nero, Associazione Civica Accademia d’Arte Drammatica Nico Pepe, l’Associazione Culturale Il Villaggio, l’Associazione Culturale Vicino/lontano, Azalea Promotion, il CEC – Centro Espressioni Cinematografiche, la Federazione Dama FVG, Federazione Scacchistica Italiana – C.R. FVG, la Galleria Comunale d’Arte Contemporanea di Monfalcone, la Società Signum e l’Università degli Studi di Udine.
Le mostre sono realizzate in collaborazione con la Fondazione Helmut Newton di Berlino, la Fondazione M.C. Escher di Baarn (Olanda), la Fondazione Henri Cartier-Bresson di Parigi, Magnum Photos e Contrasto.
Bianco&Nero è sponsorizzato dalla Provincia di Udine, Camera di Commercio di Udine e Fondazione CRUP di Udine e ha il patrocinio del Comune di Udine.
Guido Cecere Nato a Bari nel 1947. Dopo gli studi di grafica e fotografia a Urbino e Londra, dal 1972 si occupa di Fotografia e comunicazione e, parallelamente, di fotografia fine art. Dal 1984 a queste attività affianca quella didattica insegnando Fotografia prima presso l’ISIA di Urbino e poi presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia e di Villa Manin. Fa parte del comitato scientifico del Museo Alinari di Firenze, promuove iniziative culturali legate alla fotografia collaborando, fra gli altri, con Cinemazero, Galleria Sagittaria, Galleria Spazzapan, Trieste Fotografia, Orvieto Fotografia, Magnus, Electa, Gribaudo, Fabbri e De Agostini editori, nonché editori stranieri. Ha pubblicato nove libri e sessanta calendari, vincendo il premio per il miglior fotocalendario europeo alla Fiera del libro di Francoforte. Ha realizzato trentatré personali in Italia e all’estero e curato una cinquantina di eventi di fotografia. Nel 2006 gli viene assegnato il “Premio San Marco” per l’attività culturale svolta. Nel 2009 il premio Friuli Venezia Giulia Fotografia del Craf. Vive e lavora a Pordenone.