Quanto conta, per il fotografo di matrimonio, stare al passo
Una delle attività del fotografo di matrimonio è quella di rimanere documentato ed aggiornato. Così in questi giorni ho voluto guardare i lavori di alcuni colleghi internazionali e mi sono posto molte domande. Dopo le prime e più scontate ho iniziato ad analizzare da dove nascano le idee e perché, pur vivendo in luoghi e zone così distanti e diversi, le fotografie di matrimonio siano tutte molto simili tra loro. Perché diventa sempre più complesso scorgere differenze stilistiche tra un fotografo e l’altro? E se quello che sto dicendo è vero, perché una coppia di futuri sposi dovrebbe sceglierne uno piuttosto di un altro?
Neppure queste sono domande nuove ma la risposta che mi sono dato oggi lo è, almeno per me. La spiegazione che ho trovato potrebbe non essere condivisa da tutti, ma mi pare quanto meno sensata.
Oggi le comunicazioni sono molto più semplici e guardare il lavoro degli altri è facilissimo, questo è un primo punto che ci porta a memorizzare i lavori che più ci piacciono. Non necessariamente uno copia senza riflettere ma certamente, guardando gli altri, qualcosa rimane dentro. È nel momento in cui si produce un lavoro creativo che si tira fuori dalla propria memoria ciò che più ha colpito. Anche il cinema ha cambiato il suo linguaggio e la sua “color correction”. Questo cambiamento ha influito sul gusto generale delle persone e ritrovare nelle fotografie più importanti della propria vita qualcosa di famigliare influisce sulla scelta.
Cosa rimane da fare, quindi, al fotografo di matrimonio? Come può lavorare affinché una coppia scelga lui piuttosto che qualsiasi altro? Credo che la risposta sia nell’irrazionalità di questa scelta. La magia e le emozioni che le fotografie possono suscitare non sono date da un cliché estetico o da una situazione di comfort bensì dal “contenuto” dell’immagine. Credo sempre più che le persone si emozionino per le situazioni e per i momenti. Quando scattare una foto, quale scegliere e tante altre variabili rimangono questioni assolutamente soggettive. La medesima fotografia può risultare emozionante per taluni e assolutamente indifferente per altri, quindi non c’è una formula magica, una volta raggiunto il livello adeguato di qualità, al fotografo di matrimonio, non rimane che tirare fuori se stesso ed entrare in contatto con le persone che sapranno emozionarsi per questo; questi saranno i nostri clienti.
Se sei qui, sul mio blog, ti piacciono i miei lavori e ti sposi ( o stai pensando ad un prematrimoniale ) ovunque nel prossimo futuro, non perdere l’opportunità di ricevere una mia proposta.
Grazie di aver letto questo articolo e spero di rivederti in futuro.
Immagine in evidenza e foto 2 e 3 realizzate in matrimoni organizzati da Venice First