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Galateo del matrimonio parte II

Nozze e matrimonio
Un coordinato prodotto dall'azienda Micart - Baranzate (MI)

Oggi vorrei affrontare un altro aspetto del matrimonio di cui spesso le coppie mi parlano, alcuni sapendo che forniamo anche il servizio delle partecipazioni di nozze altri solo come confronto. La domanda è:

Come si scrivono le partecipazioni? E come si scelgono?

Spesso la partecipazione svela molto del matrimoni. A prima vista possono sembrare degli innocenti cartoncini d’invito ma non è proprio così: molto spesso svelano molti aspetti della giornata, più di quanto uno possa pensare. In primis svelano il gusto(buono o cattivo)degli sposi.

Mi sento spesso dire che la partecipazione ha poca importanza poiché non appena arrivata a destinazione e letta verrà subito accantonata. Ma convinzione fu più errata! Le partecipazioni vengono osservate con attenzione anche da chi non se ne rende conto e da queste osservazioni nascono le prime opinioni: il tono del matrimonio, il tipo di abito da indossare, la cifra da destinare al regalo ecc ecc.

Una partecipazione classica su carta di Amalfi con iniziali impresse a secco o in rilievo in oro parla di un matrimonio elegante, sofisticato e formale. Una partecipazione, colorata, con disegni spiritosi, annuncia un matrimonio giovanile e informale. Un invito dai materiali insoliti, accostati in modo originale, fa pensare ad un matrimonio fuori dagli schemi, un po’stravagante.

Di conseguenza allo stile della partecipazione si sceglierà anche il tipo di carattere e il colore di stampa del testo: Il “corsivo inglese” verrà considerato elegante e si adatterà bene  alle partecipazioni classiche. I colori più indicati in questo caso sono i marroni, il seppia, il grigio o una gradazione del dorato. Se si punta ad un approccio più giovanile ma allo stesso tempo senza rinunciare ad una punta di eleganza, si potranno utilizzare colori come il blu o il verde, , il rosa intenso. Visto la tendenza attuale, anche qualche nuances di viola evitando di  renderla funebre.

Ovviamente ci sono diverse formule per i testo delle partecipazioni,  la più tradizionale e anacronistica è la formula in cui il matrimonio è presentato dai genitori degli sposi.

Attualmente però gli sposi preferiscono annunciare il loro matrimonio da sé.

Se per motivi di attaccamento alla tradizione o di particolare eleganza si volesse scegliere la formula dell’annuncio da parte dei genitori si tenga presente che è di cattivo gusto utilizzarla in caso di genitori separati o divorziati (soprattutto se con nuove famiglie alle spalle) né ai vedovi e neppure in caso gli sposi abitino fuori casa già da tempo.

È buona norma che il numero degli invitati, (in chiesa e al ricevimento) sia il medesimo per lo sposo e per la sposa, anche se attualmente questa cosa non indica più difetto d’eleganza.
D’obbligo la gentile richiesta di conferma: perfetta la discreta sigla R. S. V. P. (dal francese, répondez s’il vous plaît).

Le partecipazioni vanno spedite (o consegnate a mano) circa tre mesi prima della data del matrimonio. Nel caso della formula con annuncio dei genitori, possono venir consegnate dai genitori stessi.
I nomi degli invitati vanno assolutamente scritti a mano e con bella calligrafia, evitare come la peste di stamparli o batterli a macchina.

Meglio evitare tutti i titoli (Dott., Ing., Prof. ecc…) davanti al nome degli invitati, a meno che non si tratti di appartenenti all’Arma o al Clero. Tutti i nomi degli invitati dovranno essere preceduti dalla formula Gent.mo, Gent.ma o Gent.mi.

Nel caso dell’invito a tutta una famiglia, ci si rivolge con desitinatario generico “famiglia xxx” se con figli; se i due coniugi invitati invece non dovessero avere figli, ci si rivolge a marito e moglie con i due nome e l’unico cognome.

All’interno della partecipazione e in cooridnato, si possono inserire i “response cards”: biglietti, in formato ridotto rispetto alla partecipazione, con busta coordinata, che l’invitato dovrebbe compilare per confermare o non confermare la propria presenza al matrimonio.

Nel caso il luogo del ricevimento non sia molto conosciuto o difficilmente raggiungibile, si consiglia di allegare alla partecipazione una cartina o delle spiegazioni (disegno e testo) magari stampata su un cartoncino o su un foglio della stessa grandezza dell’invito, con gli stessi colori e lo stesso carattere di stampa, ma su un supporto cartaceo diverso.